MURARO DA L’ ULTIMATUM AI MOBILIFICI
Da “ Il Gazzettino” del 29 giugno 2003
Il vicepresidente della Provincia: “Entro cinque anni sarà necessario aver installato gli abbattitori per fumi”
MURARO DA L´ULTIMATUM AI MOBILIFICI
Finora solo il 30-40 per cento delle aziende si è adeguato. L´alternativa è trasferirsi in Friuli
Mogliano
“Le aziende trevigiane che non vorranno mettersi in regola con le norme attuali sono libere di trasferire le attività fuori dalla provincia di Treviso”. L´affermazione è di Leonardo Muraro – vicepresidente della Provincia e assessore provinciale per l´ambiente – a margine di un incontro internazionale svoltosi ieri a Mogliano Veneto presso Villa Condulmer ed intitolato “Ambiente: nuove tecnologie a tutela della sicurezza”.
Il riferimento di Muraro interessa in particolare le numerose imprese del mobile trevigiane che, al massimo entro un periodo di 5 anni, dovranno essere assolutamente in regola, attraverso l´adozione di abbattitori per contrastare le emissioni in atmosfera conseguenti all´uso delle vernici. “Il 30 – 40 per cento delle aziende operanti nel settore – spiega Muraro – si è già adeguato alle nuove disposizioni, tutte le altre lo dovranno fare entro poco tempo”.
Adeguamento certo, ma l´acquisizione di sofisticati macchinari per frenare le emissioni in atmosfera potrebbe rappresentare, per la maggior parte delle imprese operanti nel settore del mobile, un salasso in termini di investimenti, se si considera come la quasi totalità di esse sia classificata tra le aziende di piccole e medie dimensioni.
“Anche la Provincia di Treviso – prosegue Muraro – ha investito molto su questa tematica, soprattutto attraverso lo svolgimento di campagne di sensibilizzazione e di informazione. Ripeto, chi non intenderà adeguarsi al piano provinciale, potrà emigrare liberamente in una regione vicina, dove non esiste al momento questo tipo di obblighi”. E il riferimento al Friuli Venezia Giulia è più che evidente.
Se le emissioni atmosferiche rappresentano forse oggi il problema ambientale di maggior rilevanza nella provincia di Treviso, riguardo agli altri ambiti l´assessore provinciale non pare manifestare grosse preoccupazioni. “Sebbene la provincia di Treviso sia una zona ad elevata concentrazione industriale e con una rete idrica molto fitta, la situazione per quanto concerne le acque è buona. La Provincia non ha tuttavia deciso di non investire in questo settore. Gli investimenti in questo caso servono per il mantenimento dello stato attuale”.
Per l´inquinamento delle acque sembrano esserci però delle novità in arrivo. E´ stata introdotta infatti la classificazione di sostenibilità dell´ambiente acquatico, una sorta di vademecum di quelle che sono le correlazioni tra ambiente acquatico e sostanze emesse dai siti industriali. “Il progetto – spiega Sergio Ugo Benassai, presidente del Comitato esperti Onu per il trasporto di merci pericolose – è ancora nella fase iniziale. Il problema ora è quello di effettuare le prove per rilevare quali sostanze possono dare problemi. Ciò però comporta investimenti molto elevati”.
Cristian Callegaro